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30September San Salvatore Monferrato
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San Salvatore Monferrato

 

Favorito da una bella posizione sul rilievo che separa la piana di Casale da quella di Alessandria, San Salvatore Monferrato, che dal 1894 si pregia dell'appellativo di città secondo il decreto di Re Umberto I, (Un evento unico nella storia d'Italia, ricordato a Torino, nel Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, da un quadro dove è rievocato l'episodio).è uno dei centri più importanti del basso Monferrato. Simbolo della città è la Torre storica, una costruzione di base quadrata, alta 24 metri che domina l'ampio panorama collinare, la cui costruzione risale probabilmente al 1410. Sul colle opposto è situata l'altra torre-simbolo, il "Campanone", con accanto la graziosa chiesa dell'Assunta. Risale alla seconda metà del cinquecento, la bella chiesa parrocchiale di San Martino, che ospita al suo interno pregevoli opere del pittore Guglielmo da Caccia, detto il "Moncalvo", come pure la chiesa intitolata a San Siro. Meta di piacevoli passeggiate è il Santuario della Madonna del Pozzo, eretto nel 1732. Secondo la tradizione, qui avvenne il miracolo dell'apparizione della Vergine che salvò un soldato precipitato in un pozzo. San Salvatore ha dato i natali a Iginio Ugo Tarchetti (1841-1869), noto esponente della "scapigliatura", movimento letterario ottocentesco. L'anima colta della città si è consolidata nel tempo grazie all'importante Convegno Nazionale "Piemonte e Letteratura", promosso dal Comune con la Facoltà di lettere e Filosofia dell'Università di Torino, in collaborazione con la Cassa di Risparmio di Alessandria. Fra gli altri appuntamenti del calendario eventi della città: "Primafesta", la celebre festa patronale con spettacoli e mercatino artigianale nelle vie del centro storico e la manifestazione folkloristico-gastronomica "Regionando".


SAN SALVATORE MONFERRATO - APPUNTI DI STORIA

SAN SALVATORE MONFERRATO - GLI EDIFICI DI PREGIO

SAN SALVATORE MONFERRATO - I SUOI PALAZZI ANTICHI

SAN SALVATORE MONFERRATO - LE CHIESE

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San Salvatore Monferrato - I suoi palazzi antichi
Scritto da Super User   Written on 11.08.2012

I PALAZZI STORICI DI SAN SALVATORE

 

Palazzo Carmagnola. Residenza signorile risalente ai primi anni del XV secolo. Le notizie più antiche riguardano la fondazione dell’ospedale da parte di Sebastiano Boccaccio in alcune camere sul retro del palazzo. Fino al 1989 il palazzo resta proprietà dei nobili Caragnola. La facciata è degli inizi del novecento, all’interno una scala in pietra di luserna collega il piccolo giardino su piazza Carmagnola alla galleria del piano nobile, nelle camere sono conservati alcuni camini in marmo di gusto neoclassico e in una sala un pregevole affresco a soffitto rappresenta due angioletti incorniciati da un fascione decorato di gusto liberty. 

 

Casa Barco Veglio di Castelletto. Dimora signorile ricavata dal frazionamento del più antico palazzo dei conti Oseo di Terno (oggi completamente demolito), fino alla metà del secolo scorso adibito ad edificio scolastico. La casa Barco prende il nome dall’ultima famiglia che l’ha posseduta i Barco Veglio di Castelletto di cui faceva parte l’esimio Dott. Giuseppe promotore di nobilissime iniziative socio-culturali nella città di San Salvatore agli inizi del secolo scorso. La casa Barco si sviluppa su una pianta a "L" che chiude la corte di pertinenza, dove trovano spazio, al piano terra: il salone dei ricevimenti con bei pavimenti in seminato alla veneziana del XIX secolo; al piano nobile la prima camera era usata come gabinetto medico dello stesso dott. Barco, le successive camere erano il salotto di ricevimento della contessa Veglio moglie del dottore, la camera padronale ornata da un sontuoso affresco che riproduce una raffinata cassettonatura a trompe l’oeil e sui lati una successione di quatto vedute di immaginazione in una ripartizione tipica del settecento piemontese. Di scuola piemontese di fine ottocento sono invece gli affreschi della scala in marmo bianco e del salotto della contessa e della camera del secondo piano. Interessante è l’estetica dell’intera struttura, già arrivando sulla piazza si possono scorgere i pinnacoli svettanti dalla terrazza panoramica e dalla torretta soprastante, un capriccio estetico di gusto esotico a contrasto con la rigorosa facciata scandita da cornici e patere in perfetto stile ottocento. Attualmente la casa del dott. Barco è sede della Biblioteca Civica Domenico Fava. 

 

Palazzo Ollearo. Esempio di palazzo costruito sulle mura di cinta del borgo antico. L’impianto architettonico, di grande suggestione accoglie e cinge due corti a terrazza. Le facciate in mattoni a vista sono tipiche del settecento anche se il nucleo originario è certamente più antico. Il palazzo prende il nome dalla famiglia del dott. Giovanni Ollearo, i cui figli Carlo, Alfonso e Ulderico furono pluridecorati per alti valori militari. 

 

Villa Lingua Gazzoli. Già convento dei padri francescani diventa dimora patrizia nel XVIII secolo quando appartiene alla marchesa Galli della Loggia sposata Dalla Valle. Nel 1859, durante la guerra di indipendenza, la villa è di proprietà del Gen. Carlo Alberto Lingua e venne costituito al’interno di quest’ultima il quartiere Generale dello stato Maggiore del conte Enrico Morozzo della Rocca. Perse nei vari rimaneggiamenti nei secoli le forme dell’antico convento, l’intero complesso oggi si presenta costituito da una serie di strutture che si snodano attorno alla villa dalle caratteristiche prettamente settecentesche: una successione di camere in infilata hanno affaccio diretto sulla galleria da cui, tramite lo scalone posto all’estremità, si accede al piano nobile avente la stessa ripartizione. Pregiati pavimenti in seminato alla veneziana e pitture a secco di gusto neoclassico adornano diverse sale.

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San Salvatore Monferrato - Le Chiese
Scritto da Super User   Written on 11.08.2012

LE CHIESE DI SAN SALVATORE MONFERRATO

 

San Martino. L’antica costruzione della parrocchiale di San Martino risale al XV secolo. La pianta della chiesa è longitudinale suddivisa in tre navate scandita da colonne quadrilobate sormontate da capitelli decorati in foglia d’oro. Il campanile a pianta quadrata interamente costruito in mattoni a vista è della stessa epoca dell’intera fabbrica. L’attuale interno della chiesa è in stile barocco piemontese, ricco di fregi e stucchi. L’altare maggiore è in marmo intarsiato; l’altare del Santo Rosario ospita una grande tela raffigurante la Beata Vergine nell’atto di distribuire il rosario; il quadro è opera del pittore Guglielmo Caccia detto "il Moncalvo" come i quindici ovali che adornano volta e pareti rappresentanti i quindici Misteri; i quadri esposti nelle cappelle laterali sono opera, in parte delle figlie del "Moncalvo", i restanti della scuola dello stesso pittore. 

 

Beata Vergine Assunta. Chiesa ad un'unica navata di contenute dimensioni ma dall’elevato valore artistico riconosciuto nelle fini decorazioni floreali delle volte e delle pareti di epoca barocco-roccocò. Posteriormente all’altare in marmo è posizionato il coro ligneo intagliato del XVIII secolo, al di sopra di questo la statua dell’Assunta. Il mosaico che impreziosisce il pavimento della chiesa reca la data 1868. Il campanile venne costruito nell’anno 1905 su progetto del Geom. Cav. Prati. 

 

Santissima Trinità. E’ forse la più antica chiesa della città, di certo si sa che la sua costruzione è precedente a quella di San Martino e San Siro. La pianta dell’edificio è a croce greca sormontata da una cupola ottagonale. 

 

Sant'Antonio. L’attuale chiesa fu costruita sullo stesso sito su cui già esisteva la chiesa di Santa Maria degli Angeli eretta nel XVI secolo; l’edificio fa parte del complesso di Santa Croce come già la precedente costruzione. All’interno della suddetta chiesa si possono ammirare gli affreschi realizzati dal pittore alessandrino Pietro Vignoli portati a termine nell’anno 1963. Conserva paramenti sacri e alcune tele molto antiche tra queste quella di San Michele appartenute alla chiesa intitolata al santo stesso un tempo esistente nei pressi della piazza. 

 

San Siro. Venne edificata nell’anno 1560 dai Canonici Regolari Lateranensi di Sant’Andrea. L’edificio sorse dentro le mura nell’immediata vicinnza di una delle due porte del borgo. All’interno conservata la pregiata tela detta "il quadro della natività" attribuita al Moncalvo; il quadro fu dono del conte Merli-Miglietti di Castelletto al convento dei Cappuccini che, soppresso nell’anno 1811, passò il quadro a san Siro. 

 

San Defendente. La chiesa, situata nella frazione di Frescondino, venne edificata nell’anno 1820, originariamente la facciata era in mattoni a vista così come la chiesa di Maria Ausiliatrice di Valdolenga edificata contemporaneamente. L’interno è ad un'unica navata, l’attuale facciata intonacata e il campanile sono stati rimaneggiati nel 1908. 

 

Santuario Madonna del Pozzo. Pregevole manufatto ultimato nel 1413 per volere del Marchese Paleologo Teodoro II signore del Monferrato. Alta 24 m si trova sulla sommità della collina detta "della torre" punto si osservazione alto 257m. Fu costruita come osservatorio e punto di segnalazione. La grande breccia che caratterizza il lato sud-est si trova esattamente nel punto in cui, anticamente, si trovava il varco di ingresso. La bassa costruzione adiacente era una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, un tempo interamente interrata. 

 

Edicola di Sant'Anna. Edicola sacra posta all'incrocio tra via E. Panza e via G. Bisoglio. Il dipinto incorniciato raffigura secondo l'iconografia classica Sant'Anna con la giovane Vergine Maria, un tempo nello stesso luogo era la cappella privata nonché sepolcreto della nobile famiglia dei Conti Tibaldè di Rolasco; venne demolita a seguito di una delibera comunale nell'anno 1899. 

 

Immacolata. La chiesa, situata nella frazione di Valdolenga, venne edificata nell'anno 1822 secondo i canoni dell'architettura religiosa dell'epoca: un'unica navata con semplice facciata in mattoni a vista. All'interno la volta è decorata con pitture a secco e riproduce un'immagine di Maria Immaccolata con decorazioni a motivi floreali. 

 

Chiesa di Sant'Anna. La chiesa, situata nella frazione di Fosseto, era proprietà privata dei conti Tibaldè di Rolasco, faceva infatti parte della tenuta di campagna della nobile famiglia. Fu la contessa Tibaldè moglie del cav. Matteo Veglio di Castelletto a donarla alla comunità di Fosseto e nell'anno 1885 venne eretta a parrocchia. Subì diversi ampliamenti l'interno è costituito da un'unica navata caratterizzato da due cappelle laterali in prossimità del transetto, la cappella di sinistra accoglie un pregevolissimo altare in stucco risalente al XVIII secolo proveniente dalla cappella privata del palazzo Franzini-Tibaldè di San Salvatore dono della contessa Luigia Franzini-Tibaldè. Di particolare interesse è il campanile rimaneggiato tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo è di gusto orientale, ricorda un minareto, la cupola a "cipolla" è ornata da maioliche policrome. 

 

Maria Ausiliatrice e San Giuseppe Protettore. La chiesa, situata nella frazione Gabina, è in realtà una piccola cappella campestre sorta all'inizio del XX secolo per volere della signora Emilia Mossi venne consacrata a Maria ausiliatrice e San Giuseppe perché proteggessero i soldati in guerra.

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San Salvatore Monferrato - Gli edifici di pregio
Scritto da Super User   Written on 11.08.2012

GLI EDIFICI DI PREGIO DI SAN SALVATORE

 

Torre Paleologa. Pregevole manufatto ultimato nel 1413 per volere del Marchese Paleologo Teodoro II signore del Monferrato. Alta 24 m si trova sulla sommità della collina detta "della torre" punto si osservazione alto 257m. Fu costruita come osservatorio e punto di segnalazione. La grande breccia che caratterizza il lato sud-est si trova esattamente nel punto in cui, anticamente, si trovava il varco di ingresso. La bassa costruzione adiacente era una cisterna per la raccolta dell’acqua piovana, un tempo interamente interrata. 

 

Campanone (Torre Civica). Le leggende tramandate attribuirebbero alla torre civica la dignità di una delle torre angolari della cinta del castello posizionato nelle estreme vicinanze. La prima costruzione della torre civica non si sa quindi a quando risale, si sa che crollò nel 1916, l’attuale è un rifacimento piuttosto fedele dell’originale crollata nel 1931. All’interno trovò nuovamente posto la campana che già occupava la precedente torre. L’ltezza di questa costruzione è di m 33.50 a pianta quadrata priva di finestre; sulla sommità si trova un torrino ottagonale con grandi finestroni ad arco. L’orologio elettrico fu dono dei fratelli Camillo e Ernesto Panza conti di Biumo. 

 

Ospedale Santa Croce. Antico convento dei Padri Serviti di costruzione precedente al secolo XVIII conserva ancora tutt’ora parte della struttura originaria e il pregevole scalone a forbice realizzato nel XVIII secolo. Con decreto del 25 aprile 1792, S.M. il re Vittorio Amedeo III, ottenne la cessione del soppresso convento e fece di questa costruzione la sede dell’ospedale Santa Croce, fondato da Sebastiano Boccaccio nel 1561. Il complesso di Santa Croce oggi è sede dell’omonima casa di riposo. 

 

Teatro Comunale F.Cavalli. Il teatro comunale venne edificato nel 1893 per volere dell’avv. Francesco Cavalli che nel suo testamento lasciò disposizioni per la costruzione di questo edificio nonché la cospicua somma di lire ventottomila. L’edificio originario vedeva nella sala palchetti e fini decorazioni secondo il gusto estetico dell’epoca; oggi la sala e il palco sono quelli realizzati nel 1964. La facciata è stata riportata alle caratteristiche originarie con i timpani soprafinestra e le patere sottostanti. Di pregevole fattura è il grande lampadario in ferro battuto e lumi in vetro, un tempo al centro della sala, che caratterizza l’atrio di ingresso. Una lapide muraria ricorda la presenza,il 30 agosto 1911, di Re Vittorio Emanuele III alla conferenza di S.E. il generale Pollio dopo le grandi manovre nel Monferrato. 

 

Camposanto. Realizzato nell’anno 1891 ha un’interessante facciata realizzata in mattoni a vista caratterizzata da tre arcate di cui quella centrale sovrastata da un timpano. Numerose sono le cappelle degne di interesse storico e artistico tra queste ricordiamo quella dell’Avv. Camillo Tarchetti, dei conti Franzini-Tibaldè dove all’interno trova spazio il busto marmoreo del conte Paolo, la cappella dei conti Panza, posizionata al fondo del viale principale di ingresso, è di dimensioni notevoli, preceduta da un pronao in mattoni a vista; all’interno ha le caratteristiche di una vera e propria chiesa. La cappella funeraria dei Carmagnola reca un grande bassorilievo in marmo con stemma della famiglia, interessanti dal punto di vista architettonico sono le cappelle dei conti Merli Miglietti di Castelletto e degli Oseo di Terno. 

 

Monumento ai caduti di tutte le guerre. L’obelisco commemorativo venne inaugurato nell’anno 1922 nella sua prima sede: la piazzetta retrostante il palazzo comunale. L’attuale monumento, posizionato a ridosso della collina del Campanone, così composto è del 1959 su disegno del geom. Ettore Pallavicino. L’obelisco centrale è quello originario le sette lapidi che costituiscono l’esedra retrostante commemorano rispettivamente: Guerra per l’Indipendenza, Guerre coloniali, decorati al valore deceduti sui campi di battaglia, Guerra del 1915-18, Guerra del 1940-45.

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San Salvatore Monferrato - Appunti di storia
Scritto da Super User   Written on 11.08.2012

 

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APPUNTI DI STORIA SANSALVATORESE

 

1048. La più antica menzione di San Salvatore.

 

1278. I guelfi di Alessandria si impadroniscono di San Salvatore.

 

1280. Guglielmo VII si riprende San Salvatore.

 

1290. Battaglia di San Salvatore, gli alessandrini occupano il Borgo.

 

1348. San Salvatore appartiene alla signoria di Luchino Visconti in quanto terra posseduta da Alessandria.

 

1526. Fabrizio Maramaldo saccheggia San Salvatore ed appicca il fuoco alle abitazioni del borgo.

 

1616. Avviene il miracolo dell'apparizione della Beata Vergine del pozzo.

 

1617. Con il trattato di Pavia si assicura la successione del Monferrato a Ferdinando Gonzaga.

 

1640. San Salvatore è scenario della battaglia tra Valenza e Alessandria, occupate dagli spagnoli. La popolazione insorge contro le truppe che invadevano il borgo; per questo merito la duchessa Maria Gonzaga premia San Salvatore insignendolo dello stemma e del motto "Non omnia passi nec ab omnibus".

 

1708. Giuramento di San Salvatore a casa Savoia.

 

1859. Guerra per l'indipendenza; viene istituito il quartier generale di Re Vittorio Emanuele II presso la villa Pona, mentre il quartier generale di stato maggiore di Enrico Morozzo viene posto nella villa del generale C.Alberto Lingua.

 

1859. Visita del borgo da parte di Napoleone III di passaggio, diretto ad Alessandria.

 

1894. San Salvatore viene insignita del titolo di Città.

 

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